La corda è senza dubbio il "materiale" più importante per qualsiasi alpinista.
E' una sorta di paracadute ed è l'elemento fondamentale di tutta la catena di assicurazione.
Nella storia dell'alpinismo si ricorderanno le prime corde in canapa che, seppur analoghe allo scopo, avevano caratteristiche completamente diverse dalle corde di oggi i cui materiali costruttivi e le caratteristiche tecniche sono peraltro in continua evoluzione. Le corde in fibra poliammidica hanno una struttura centrale detta anima e una guaina detta camicia o claza.
Secondo le norme l'anima della calza deve costituire almeno il 50% della massa totale.
Le caratteristiche principali che una corda deve avere (anche per poter soddisfare gli standard di sicurezza) sono:
- resistenza alla rottura per un certo numero di cadute al limite delle caratteristiche per cui la corda stessa è certificata.
- una certa deformabilità dinamica in grado di ridurre la forza di arresto massima che in caso di caduta si riperquote sul corpo dell'alpinista e sugli ancoraggi.
- una notevole maneggevolezza anche in condizioni estreme (ghiaccio, neve, acqua..)
- elevata scorrevolezza nei moschettoni.
- buona annodabilità.
E' una sorta di paracadute ed è l'elemento fondamentale di tutta la catena di assicurazione.
Nella storia dell'alpinismo si ricorderanno le prime corde in canapa che, seppur analoghe allo scopo, avevano caratteristiche completamente diverse dalle corde di oggi i cui materiali costruttivi e le caratteristiche tecniche sono peraltro in continua evoluzione. Le corde in fibra poliammidica hanno una struttura centrale detta anima e una guaina detta camicia o claza.
Secondo le norme l'anima della calza deve costituire almeno il 50% della massa totale.
Le caratteristiche principali che una corda deve avere (anche per poter soddisfare gli standard di sicurezza) sono:
- resistenza alla rottura per un certo numero di cadute al limite delle caratteristiche per cui la corda stessa è certificata.
- una certa deformabilità dinamica in grado di ridurre la forza di arresto massima che in caso di caduta si riperquote sul corpo dell'alpinista e sugli ancoraggi.
- una notevole maneggevolezza anche in condizioni estreme (ghiaccio, neve, acqua..)
- elevata scorrevolezza nei moschettoni.
- buona annodabilità.